Io credo negli amici, lo giuro! lo giuro!

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"Io credo nelle fate, lo giuro! lo giuro!" era una frase di uno dei tanti film su Peter Pan. L'amicizia è diventata come le fate, qualcosa in cui molti non credono più, così dev'esserci un gruppo di persone disposte a crederci fortemente per fa sì che non scompaiano per sempre.
Da piccola non avevo molti amici, non sono mai stata una da gruppo. Con il tempo ho imparato ad essere più "piaciona", ma da piccola ero estremamente selettiva e molto gelosa dei miei amici.
Mi sono spostata un po' di volte e la cosa non mi ha aiutata molto. Chi mi conosce, anche solo un pochino, sa quanto mi piaccia parlare, mi è sempre piaciuto, ma, un tempo, prima di dare confidenza alle persone mi ci voleva un po', un bel po'. Con il tempo ho costruito un personaggio, da una parte perchè volevo "diventare popolare" (che parola così '00s) e dall'altra perchè volevo una protezione, una confort zone dove riporre la vera me, per paura di venire ferita; la ferita da amicizia fallita è di gran lunga più profonda di qualsiasi altra.
Posso contare sulle dita i miei amici, quelli veri, come tutti del resto, c'è anche da contare il fatto che non sono brava a mantenere i contatti. Non mi faccio mai sentire, non scrivo quasi mai, sono pessima a mantenere i rapporti telematici.
Anouk e Celine sono quelle che vedo una volta all'anno ma tutte le volte è come se il tempo non fosse mai passato, mi sento la terza gemella, mi sembra di averle sempre avute accanto. Sono state le mie primissime vere amiche, conosciute in prima elementare, Anouk era la mia compagna di banco, Celine è la sorella gemella, però stava nella clase affianco. Amore a prima vista? Mi viene da sorridere a pensarci, il tempo passa ma certe cose non riesci a dimenticarle, ti restano.
Poi c'è Luigi. Oh, Luis. Sapete, non ricordo bene quando sia scoccata la scintilla. Scintilla? beh, sì, è come in amore, c'è sempre un turning point, quel momento in cui tutto cambia e ti ritrovi a parlare per delle ore mentre friggi un kg di patate o mangi popcorn e sorseggi birra calda. Luigi è uno di quegli amici su cui puoi sempre contare, accada quel che accada, lui c'è. Non scrivi? Non rispondi alle chiamate? Sei il prototipo perfetto di persona da lasciar perdere? Beh a lui non interessa, lui c'è. Ci sono stati dei momenti in cui mi sono chiesta se mi meritassi una persona del genere, ma in realtà in amicizia non è una questione di merito, almeno, a parer mio. Un amico c'è, è lì, al tuo fianco, anche se sei una persona di merda c'è sempre quella persona che vedrà in te del fantastico concime dal quale potranno nascere dei bellissimi fiorellini di campo. Grazie al cielo ci sono. Siano lodati gli amici! Siano lodate quelle persone temerarie che credono in te qualsiasi cosa accada, che ti aiuterebbero per fino a seppellire un cadavere...beh no, forse un cadavere no, ma ho reso l'idea.
La new entry di queste persone pazze che hanno visto del buono anche dietro la maschera, soprattutto dietro la maschera, è Antonio. Ero incazzatissima con lui fino a qualche giorno fa, poi ho capito che sono solo lunatica e che mi ero fatta i miei viaggi da sola, sono donna, a volte capita.
Sto scrivendo di questo perchè mi ha mandato dei messaggi che mi hanno fatto capire l'importanza di questa strana cosa chiamata amicizia. Quella tra me e lui la potrei descrivere con una frase che una volta mi è capitato di dire parlando di noi: "non veniamo venduti separatamente". Ok. suona male. Lasciatemi spiegare. Io e Antonio ci siamo conosciuti il primissimo giorno di università, abbiamo iniziato a parlare e da allora siamo sempre stati insieme, che cosa cucciola e dolce. "Il terrone e la negra", che accoppiata! Sono stata in Bocconi, come molti sanno, e l'unica cosa che mi mancava era un amico, uno di quelli veri, non i conoscenti con cui fai small talk e poi stop. L'anno scorso è stato un anno magnifico anche per questo ingrediente, ha reso tutto un po' più semplice e più le cose si fanno dure più ti rendi conto di quanto sia necessario. C'è chi ce la fa da solo, complimenti, davvero. Non sono una di queste e me ne vanto. Me ne vanto perchè ho imparato a dare importanza al fattore umano. Non posso bastarmi da sola, è una cosa di cui sono fermamente convinta. La mia parte razionale mi potrebbe chiedere "e cosa farai quando ti troverai in situazioni in cui sarai da sola?" So che non ci saranno più dei momenti in cui sarò davvero da sola, perchè ho i miei amici. Visione troppo naive della vita? Allora datemi della naive. Sono selettiva non perchè sono un'insensibile stronza, al contrario, è perchè credo nell'amicizia, quella vera, quella per cui sei disposto a dare parte di te stesso per l'altro, quella per cui sei disposto a dare il tuo tempo, anche quello più prezioso, quella per cui sei disposto ad aprirti, farti vedere per davvero, togliere tutte le protezioni, perchè non ne hai bisogno, quell'amicizia che dura una vita, che neanche la distanza riesce a spezzare. Credo negli amici. Credo nei miei amici.

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