Apatia e Laghi.

10:31


Sono in biblioteca. Ci passo buona parte delle mie giornate, ci vengo una volta al giorno, le aule studio non mi piacciono, le persone si sentono libere di parlare e fare casino solo perchè sono aule studio e io sono in cerca di pace, non di brusio. C'è anche da dire che sono anche una persona abitudinaria, molto abitudinaria. Tutte le volte che provo a cambiare alla fine mi chiedo sempre "perchè?".
Sta andando tutto bene in questo periodo, non litigo neanche più tanto con la mia famiglia, sarà perchè ormai a casa ci vado per dormire, sono sempre qua, mi rifugio qua, qua c'è pace. Sennò sto con Riccardo, con lui è diverso, sento qualcosa, sennò  mi sembra di non sentire nulla.
Sono triste? No, non penso. Sono annoiata? Probabilmente. La parola giusta penso sia apatia.
Ho sempre pensato che la mia passione fosse la conoscenza, mi piace scoprire cose nuove, fagocitare informazioni di qualsiasi tipo, un po' per il semplice gusto di sapere ma anche perchè mi piace parlare, non mi piace trovarmi nel bel mezzo di una conversazione e non sapere di cosa parlare, e non mi piace che le persone mi trovino impreparata, che in qualche modo pensino che sia ignorante.
Ci sono così tanti stereotipi dai quali cerco di fuggire; non mi piace darla vinta a quelli che ti giudicano in base a stereotipi di varia natura, solo perchè pensano tu sia così prima ancora che tu abbia il tempo di dire o fare qualcosa. Pregiudizi. Ma il mondo è così e dovrei imparare a fregarmene, giusto? Invece no, non mi va bene. Mi piacerebbe dire: "continuo sulla mia strada", "vado avanti", ma dove vado?
Questo momento di apatia mi sta facendo deragliare, non riesco ad appassionarmi a nulla e questo non va bene. Mi sento vuota, quella fiamma che mi spingeva ad ascoltare tutta la musica che potevo ed informarmi, leggere libri, cercare su google tutto ciò che mi incuriosiva e mi passava per la testa, guardare film o serie televisive per poi discuterne e scoprire il punto di vista altrui, così per curiosità, beh, non la sento più.
Sarà un momento. Lo spero, spero vivamente che sia ancora lì, accesa da qualche parte e che uno di questi giorni ci sarà qualcosa che la farà ardere, perchè così, sinceramente, non posso andare avanti.
Mi è capitato di incontrare persone che non si interessano a nulla e non le ho mai capite, come fanno? Non si sentono come se fossero su una barca in mezzo ad un lago piatto, calmo? Certo, piacevole all'inizio, la sensazione di pace è fantastica, ma senza remi non puoi raggiungere la riva e a lungo andare quella pace non può bastarti, e devi decidere: resto qua o mi butto e vado a nuoto?
Probabilmente dovrei trovare la forza di buttarmi in acqua e nuotare fino a riva, anche se in realtà non la vedo, non so da che parte devo andare, se ci sia davvero una riva, beh, è un lago, una riva deve pur esserci, quindi mi butto? dai, mi butto.
Scrivere di nuovo su questo blog, il mio caro blog, è il mio primo tentativo di trovare quella dannata riva, sento il bisogno di sentire la terra sotto i piedi, di poter correre, camminare, andare alla scoperta di quel mondo immaginario fatto di curiosità in cui mi trovavo fino a pochi mesi fa. Non riesco più a sopportare questo piattume, quindi ora scrivo, così, per gioco. Questa è la prima bracciata.

You Might Also Like

0 commenti

Powered by Blogger.